Dal 5 dicembre, per festeggiare il "Sant'Ambroeus" Patrono di Milano - 7 dicembre - e fino all'Immacolata dell'8 dicembre, intorno allo splendido Castello Sforzesco, trovano posto gli oltre 370 espositori della milanesissima Fiera degli Obej Obej.
La manifestazione - pare - vanta origini cinquecentesche e prende il nome dalle esclamazioni in dialetto "che belli, che belli" dei bambini alla vista di giochi e dolciumi portati alla città dall'inviato papale Giannetto Castiglione.
Sono state più di 800 le domande di partecipazione pervenute al Comune di Milano, che ha selezionato espositori fra i più adatti a garantire ai visitatori "le autentiche atmosfere e i generi merceologici più rappresentativi della storica fiera".
Circa due terzi degli espositori sono espressione della tradizione meneghina: rigattieri (56); fioristi (17); artigiani (24); mestieranti (51); venditori di stampe e libri (19); maestri del ferro battuto, rame e ottone (5); giocattolai (14); rivenditori di dolciumi (17); e poi 9 tradizionali rivenditori di caldarroste e vin brulè, 10 bancarelle di "FIRUNATT" le tipiche castagne infilate e affumicate; produttori di miele e affini (4); pittori (4).
Nella zona del Cavalcavia Bussa, che collega il quartiere Isola con la stazione di Porta Garibaldi, invece, si trovano gli 80 espositori della Fiera "Alter Bej!", organizzata dagli operatori dell'associazione "Altrimenti" con le loro auto produzioni artigianali; pezzi unici e di seconda mano; creazioni artistiche.
Il tutto accompagnato da esibizioni di musicisti, giocolieri e artisti da strada
Tutti gli Obej Obej resteranno aperti dalle ore 8.30 alle 21.00
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