INQUINAMENTO INDOOR: IL VADEMECUM DELL'Istituto Superiore di Sanità
Nel 2010 l'Istituto Superiore di Sanità ha istituito il Gruppo di Studio Nazionale sull'Inquinamento Indoor con l'intento, fra l'altro, di promuovere attività di informazione finalizzata a evitare i rischi connessi con errati comportamenti che alimentano l'inquinamento indoor. Sono numerose le iniziative intraprese dal GdS per colmare le lacune conoscitive su questo importante argomento. Per chi è interessato sono disponibili i principali risultati delle attività svolte, raccolti nei Rapporti ISTISAN sul sito ufficiale ISS dedicato al Gruppo di Studio Nazionale sull'inquinamento Indoor.
Il GdS ha avviato una campagna di informazione e sensibilizzazione sulla qualità dell'aria indoor "L'ARIA NELLA NOSTRA CASA, COME MIGLIORARLA?" predisponendo una brochure informativa che distribuiamo nel nostro negozio.
Ecco alcuni dei consigli:
E' BUONA ABITUDINE
E, aggiungiamo noi,
Il problema dell'inquinamento indoor è da tempo nel mirino di enti internazionali e ministeri della Salute, dal momento che è responsabile del 2,7% del carico globale di malattia nel mondo (dati 2009 Global Health Risks).
In Italia una prima valutazione dell'impatto sulla salute e sui costi sociali attribuibili all'inquinamento indoor è stata condotta nel 2001. L'indagine ha tenuto conto degli effetti diretti, considerando solo gli inquinanti che causano un effetto più grave sulla salute e per i quali, all'epoca, esistevano evidenze concrete sulla relazione esposizione/effetto e cioè: allergeni indoor (acari, muffe, forfore animali), il radon, il fumo passivo, il benzene e il monossido di carbonio. Il costo complessivo annuo risultava superiore a 152-234 milioni di euro, esclusi dal calcolo i costi indiretti, come il calo della produttività.
BAMBINI E FUMO PASSIVO
Gli ultimi dati Istat disponibili riportano che il 49% di neonati e bimbi fino a 5 anni è figlio di almeno un genitore fumatore e il 12% ha entrambi i genitori con questo vizio. Circa un neonato su 5 ha una madre fumatrice. In base a ciò si stima che il fumo dei genitori è responsabile del 15% dei casi di asma infantile e dell' 11% di respiro sibilante negli adolescenti.
DISTURBI, NON ANCORA PATOLOGIE
Negli ultimi decenni studi e conoscenze scientifiche sugli inquinanti indoor e il loro impatto sulla sulla salute evidenziano che una cattiva qualità dell'aria può causare una vasta gamma di effetti indesiderati quali disagio sensoriale, irritazione, cefalea e astenia, oltre a gravi patologie come, appunto, malattie croniche e addirittura effetti di tipo cancerogeno. Sono conseguenze che incidono sulla collettività in termini di costi per il sistema sanitario nazionale - visite, ricoveri, consumo di farmaci - costi per il sistema produttivo - assenze e cali produttivi - senza contare il disagio personale per un diminuito benessere.
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